MIDI JUNKIES
Sta uscendo o è uscito un disco-raccolta degli Atari Teenage Riot che mi è pocanzi capitato per le mani. Grafica spartana ma affascinante (le macchine da palco di Alec Empire devastate dall'abuso), selezione dei pezzi adeguata - magari un secondo CD con rarità e bazzeccole ci stava: giusto che se si festeggia, si festeggi per bene. Mi son quindi chiesto perchè stracazzo mi piacessero gli Atari Teenge Riot: ok, perchè sono ignoranti. Ok, perchè sono semplici. Ok, perchè son zeppi di slogan: quindi me la son bevuta come tutti gli altri e il gruppo piace e non piace esattamente per gli stessi motivi? Per me può anche andar bene così. Comunque ho un ricordo molto particolare e che conservo con piacere che riguarda i crucchi in questione. Era il 1999 ed ero andato al Dynamo, festival metal/rock/hardcore/punk/estremo che si teneva a Eindhoven, in Olanda. Dal 1995 al 1999 è stato IL festival peso europeo. Ci andai con due amici e un'amica che non me la diede neanche quella volta, salvo scrivermi sei anni dopo comunicandomi che avrebbe fatto meglio a darmela: non quella volta, in generale. Comunque. Al festival quell'anno suonavano fra i nomi grossi Biohazard, Fear Factory, system Of A Down (che fecero cacare come al solito dal vivo - anche se non come adesso) e forse Metallica ma non me lo ricordo. Ci vuole una dieta particolare per dimenticarsi l'headliner, mi rendo conto, ma 'sti gran cazzi. Comunque. Le cose che mi interessavano davvero erano due, entrambe sul palco "stoner": la prima erano gli Iron Monkey, che sarebbero poi uno dei gruppi più marci mai esistiti - verific are l'artwork qui sotto anche se a dire il vero non rende così piccolo ma lo scanner non ce l'ho. Tipo i Black Sabbath, più lenti, più grassi e con un maiale sgozzato che canta. La seconda cosa che m'interessava era il primo concerto in Europa degli Unida, che poi erano/sono il gruppo in cui è finito John Garcia dei Kyuss - un'ugola che ho sempre amato. Entrambi i concerti furono a proprio modo da ricordare, tanto che alla fine della doppietta decidemmo di andarcene a far scorta in città - ma tornammo talmente tuonati che da lì in avanti è tutto un lungo sogno a occhi aperti. Ri-comunque: dopo esserci goduti un fantastico tramonto psichedelico ci siamo infilati sotto la tenda dove suonavano, tornando a bomba, gli Atari Teenage Riot. Accendono due file di 8 strobo l'una - la prima davanti alle spie, la seconda sopra il palco, cominciano il concerto, lo finiscono, se ne vanno e dopo qualche minuto spengono gli strobo. Il resto è una massa di gente impazzita e fulminata -me compreso- che si spintona convinta di essere forse dentro La Grande Lavatrice o nella Centrifuga Primordiale. Io mi assento e approccio la mia imminente esperienza extracorporale con serenità, cominciando a fantasticare su questa ragazza di colore che, con espressione assente come tutti gli altri, si guarda il concerto alla mia sinistra.
Decido che ha 23 anni, viene da Londra e i suoi genitori sono divorziati. Il giaccone che indossa l'ha comprato usato a Camden. Fa l'università ed è una di quelle persone che non studiano una sega ma imbroccano un esame dopo l'altro. Il suo nome contiene SICURAMENTE una "y" ed è qui al festival da sola, ma è venuta esclusivamente a vedere gli Atari Teenage Riot, tant'è che prende la navetta per rientrare in città subito alla fine del concerto e domattina ha un volo per Londra da Amsterdam abbastanza presto. Dorme da amici, ma non abbastanza amici da accompagnarla al festival. Sono quasi più conoscenti che amici. Lei è venuta solo per gli Atari Teenage Riot e tutto il resto le fa schifo, così come noialtri s'è andata a fare un giro in città per procurarsi qualcosa che l'aiutasse a far passare il tempo e a mandar giù l'ambaradan. Non ha mangiato e ha una maglietta bianca che è la sua maglietta preferita, tanto che ogni volta che va a farsi un viaggio se la porta perchè le piace l'idea di ricordare se stessa mentre indossa quella maglietta bianca, che l'aiuta a ricordare più facilmente i posti dov'è stata, le cose che ha fatto e le persone che ha incontrato. Non le piace la birra e ha un cane ma il nome del cane non lo so. Finito il concerto degli Atari Teenage Riot prende subito la navetta che la riporta a casa, perchè i suoi cosiddetti amici non le hanno lasciato le chiavi e non vorrebbe rientrare troppo tardi e svegliarli.
Tutto questo senza nemmeno rivolgerle la parola. Il potere del Cervello! Ewwiwa!
Epilogo: io e la tipa che non me la dava torniamo alla macchina, perdiamo l'ultima navetta di ritorno al campeggio e montiamo la tenda esattamente all'incrocio fra cardo e decumano nell'immenso parcheggio a fianco dell'aeroporto. Alle 6.30 AM Fernando, uno spagnolo molto peloso e molto incazzato, ci fa notare con la potenza che solo il claxon di una Jeep sa sprigionare che forse, dopotutto, pensandoci bene, ragionando, era proprio un posto del cazzo per piantare una tenda.
Decido che ha 23 anni, viene da Londra e i suoi genitori sono divorziati. Il giaccone che indossa l'ha comprato usato a Camden. Fa l'università ed è una di quelle persone che non studiano una sega ma imbroccano un esame dopo l'altro. Il suo nome contiene SICURAMENTE una "y" ed è qui al festival da sola, ma è venuta esclusivamente a vedere gli Atari Teenage Riot, tant'è che prende la navetta per rientrare in città subito alla fine del concerto e domattina ha un volo per Londra da Amsterdam abbastanza presto. Dorme da amici, ma non abbastanza amici da accompagnarla al festival. Sono quasi più conoscenti che amici. Lei è venuta solo per gli Atari Teenage Riot e tutto il resto le fa schifo, così come noialtri s'è andata a fare un giro in città per procurarsi qualcosa che l'aiutasse a far passare il tempo e a mandar giù l'ambaradan. Non ha mangiato e ha una maglietta bianca che è la sua maglietta preferita, tanto che ogni volta che va a farsi un viaggio se la porta perchè le piace l'idea di ricordare se stessa mentre indossa quella maglietta bianca, che l'aiuta a ricordare più facilmente i posti dov'è stata, le cose che ha fatto e le persone che ha incontrato. Non le piace la birra e ha un cane ma il nome del cane non lo so. Finito il concerto degli Atari Teenage Riot prende subito la navetta che la riporta a casa, perchè i suoi cosiddetti amici non le hanno lasciato le chiavi e non vorrebbe rientrare troppo tardi e svegliarli.
Tutto questo senza nemmeno rivolgerle la parola. Il potere del Cervello! Ewwiwa!
Epilogo: io e la tipa che non me la dava torniamo alla macchina, perdiamo l'ultima navetta di ritorno al campeggio e montiamo la tenda esattamente all'incrocio fra cardo e decumano nell'immenso parcheggio a fianco dell'aeroporto. Alle 6.30 AM Fernando, uno spagnolo molto peloso e molto incazzato, ci fa notare con la potenza che solo il claxon di una Jeep sa sprigionare che forse, dopotutto, pensandoci bene, ragionando, era proprio un posto del cazzo per piantare una tenda.
Etichette: Musica pettinata
4 Comments:
che bella storia, zio, sembra la storia infinita... NEEEEVER ENDING STOOOOOOOORYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!
AHAHAHAHAHAHAHAAHAHH chesstoria del cazzo zì, storia proprio ad minchiam, ma fighissima!
la conoscevo ma è una delle mie preferite
Pensa che l'originale erano 26mila battute senza spazi.
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