CHE CAZZO CI VAI A FARE IN UN POSTO SE POI NON MI RACCONTI NIENTE?
Mo' hanno già tutti detto in lungo e in largo del South By Southwest. Al solito sono il più lento - e chissenefotte. Settimana intensa al rientro, poi veloce parentesi romana per i Robocop Kraus, che non saranno neanche nessuno ma fanno un concerto super-scuoti-chiappe, particolarmente dopo sei o sette MacFarland. Insomma non mi sono ancora seduto davanti a un computer con un po' di tempo per le mani. Nel frattempo ho raccontato quel che ho visto, sentito, percepito, immaginato, perso più volte a più amici - e quindi vado con un po' di sedimenti imperituri della mia mente dal SXSW 2006. L'ordine, va da sè, è più che sparso. Un po' sono concerti, qualche incontro, un po' di sensazioni. Tutto sparso. Più sparso non si può.
-Gli Helmet. L'anno scorso li ho visti per la prima volta (e dopo essermi magnato il fegato per un decennio) a Trezzo D'Adda. Prima parte del concerto con la tremenda roba dell'ultimo disco. Sezione riitmica degli Anthrax. Page Hamilton in forma ma invecchiato. Chris Taynor degli Orange 9MM alla chitarra. Questa sera non si sa cosa aspettarsi, ma, anche in virtù degli interminabili e meravigliosi discorsi sui "nostri" anni '90 fatti nei giorni precedenti con i miei compagni di viaggio ci si butta a capofitto e si lasciano gli Arctic Monkeys dove sono (dopo averli incrociati all'Emo's per gli Oxbow - hanno buon gusto non c'è che dire). Insomma: come si dice in francese a Page Hamilton "gli ride anche il culo". Dopo le fandonie da star del cazzo dei Dir En Grey che li hanno preceduti, sale sul palco da solo, sistema testata, amplificatore e chitarra e arrivano gli altri. Chris Taynor ha in mano un basso, l'altra chitarra arriva dagli Youth Of Today...! Il batterista pare sia nuovo e saltato fuori dal nulla, e che il concerto di oggi sia il secondo con questa formazione: inutile dire che è perfetto. Suonano solo pezzi fino a Betty a parte uno di Size Matters: si comincia con Unsung e si chiude con In The Meantime. In mezzo un'energia pazzesca, una tecnica superlativa e il suono di New York, quello che si poteva solo sognare qualcuno replicasse con tale veemenza. Concerto spettacolare, quasi da lacrime. La serata si chiude, come dei veri fan di 13 anni, a parlare con Page Hamilton e Chris Taynor. Il primo riconosce Paolo e gli dice che il conc erto che organizzò a Torino nel 1997 fu, a tutti gli effetti, l'ultimo degli Helmet originali. Corro a prendere i sali.
-Mogwai
Dobbiamo ancora famigliarizzare con il sistema d'ingresso nei vari posti. Io ho un pass ma TeoFonico ed Emi un semplice braccialetto, il che significa che si devono fare una coda fottuta. E' ancora presto, ci son di mezzo i Belle & Sebastian e non ce la sentiamo di metterci in fila subito. Decido di tornare, eventualmente, all'ora esatta di inizio, dopo un giro. Troviamo la terrazza di un parcheggio di fronte a Stubb's da cui si sente perfettamente ma non si vede nulla. Rinunciamo, scendiamo di nuovo e ci infiliamo nella Room 710 per i Jai-Alai Savant (dopo). E' quasi l'una quando lascio tutti e torno da Stubb's - c'è fila, m'invento due cazzate e mi fanno passare. Appena entro i Mogwai cominciano con Fear Satan. Ondeggio e smetto un'ora dopo, faccia ebete, espressione sognante, un paio di occhiatacce ai maleducati presenti, qualche birretta. Sarà stato anche il primo concerto che volessi assolutamente vedere al quale effettivamente assisto, ma è stato magico.
-Jai-Alai Savant
Io li ho sentiti nominare ma non riesco a ricordarmi nè dove nè perchè. Emi ci vuole andare assolutamente e lo seguiamo volentieri, dopo il temporaneo rimbalzo allo showcase Matador. Il gruppo è geniale. Tipo i Mars Volta, ma in quattro minuti e con un bassone dub che fa spavento. Una voce nera meravigliosa e un suono di chitarra talmente di merda che è spettacolare - ci vuole del coraggio.
-Josè Gonzalez
Delirio per entrare, pieno di cafoni che strillano - e se lo dico io, STRILLANO. Vedo quattro pezzi perchè poi non sopporto più l'umanità accanto a me, ma sono bellissimi, e non si merita di essere chiamato "il nuovo king of convenience". Povero cristo che v'ha fatto?
-Film School
Il disco è ok ma non ci impazzisco. Dal vivo, particolarmente in un posto bello come il Club De Ville, mi piacciono moltissimo. Noise-post-wave-stica-meco - tirati, compatti, con un gran bassista e un batterista super ignorante. Vorrei rimanere a rivedere i Calla ma fra poco suonano i Linea77 e mi rifiondo da Spiro's.
-Roba legale comprata:
The Jai-Alai Savant - Thunderstatement EP
Pharoah Sanders - Elevation
The Soundtrack Of Our Lives - Welcome To The infant Freebase
Pharoah Sanders - Jewels Of Thought
Techno Animal - Radio Hades
Gastr Del Sol - Camofleur
Pan Sonic - Alltopiiri
Archi Shepp - The Cry Of My People
Albert Ayler - Love Cry
Isotope 217 - The Unstable Molecule
No Means No - Sex Mad / You Kill Me
Oxbow - An Evil Heat
No Means No - 0+2 = 1
Fela Kuti - In Concert DVD
Fra un po' dell'altro.
-Gli Helmet. L'anno scorso li ho visti per la prima volta (e dopo essermi magnato il fegato per un decennio) a Trezzo D'Adda. Prima parte del concerto con la tremenda roba dell'ultimo disco. Sezione riitmica degli Anthrax. Page Hamilton in forma ma invecchiato. Chris Taynor degli Orange 9MM alla chitarra. Questa sera non si sa cosa aspettarsi, ma, anche in virtù degli interminabili e meravigliosi discorsi sui "nostri" anni '90 fatti nei giorni precedenti con i miei compagni di viaggio ci si butta a capofitto e si lasciano gli Arctic Monkeys dove sono (dopo averli incrociati all'Emo's per gli Oxbow - hanno buon gusto non c'è che dire). Insomma: come si dice in francese a Page Hamilton "gli ride anche il culo". Dopo le fandonie da star del cazzo dei Dir En Grey che li hanno preceduti, sale sul palco da solo, sistema testata, amplificatore e chitarra e arrivano gli altri. Chris Taynor ha in mano un basso, l'altra chitarra arriva dagli Youth Of Today...! Il batterista pare sia nuovo e saltato fuori dal nulla, e che il concerto di oggi sia il secondo con questa formazione: inutile dire che è perfetto. Suonano solo pezzi fino a Betty a parte uno di Size Matters: si comincia con Unsung e si chiude con In The Meantime. In mezzo un'energia pazzesca, una tecnica superlativa e il suono di New York, quello che si poteva solo sognare qualcuno replicasse con tale veemenza. Concerto spettacolare, quasi da lacrime. La serata si chiude, come dei veri fan di 13 anni, a parlare con Page Hamilton e Chris Taynor. Il primo riconosce Paolo e gli dice che il conc erto che organizzò a Torino nel 1997 fu, a tutti gli effetti, l'ultimo degli Helmet originali. Corro a prendere i sali.
-Mogwai
Dobbiamo ancora famigliarizzare con il sistema d'ingresso nei vari posti. Io ho un pass ma TeoFonico ed Emi un semplice braccialetto, il che significa che si devono fare una coda fottuta. E' ancora presto, ci son di mezzo i Belle & Sebastian e non ce la sentiamo di metterci in fila subito. Decido di tornare, eventualmente, all'ora esatta di inizio, dopo un giro. Troviamo la terrazza di un parcheggio di fronte a Stubb's da cui si sente perfettamente ma non si vede nulla. Rinunciamo, scendiamo di nuovo e ci infiliamo nella Room 710 per i Jai-Alai Savant (dopo). E' quasi l'una quando lascio tutti e torno da Stubb's - c'è fila, m'invento due cazzate e mi fanno passare. Appena entro i Mogwai cominciano con Fear Satan. Ondeggio e smetto un'ora dopo, faccia ebete, espressione sognante, un paio di occhiatacce ai maleducati presenti, qualche birretta. Sarà stato anche il primo concerto che volessi assolutamente vedere al quale effettivamente assisto, ma è stato magico.
-Jai-Alai Savant
Io li ho sentiti nominare ma non riesco a ricordarmi nè dove nè perchè. Emi ci vuole andare assolutamente e lo seguiamo volentieri, dopo il temporaneo rimbalzo allo showcase Matador. Il gruppo è geniale. Tipo i Mars Volta, ma in quattro minuti e con un bassone dub che fa spavento. Una voce nera meravigliosa e un suono di chitarra talmente di merda che è spettacolare - ci vuole del coraggio.
-Josè Gonzalez
Delirio per entrare, pieno di cafoni che strillano - e se lo dico io, STRILLANO. Vedo quattro pezzi perchè poi non sopporto più l'umanità accanto a me, ma sono bellissimi, e non si merita di essere chiamato "il nuovo king of convenience". Povero cristo che v'ha fatto?
-Film School
Il disco è ok ma non ci impazzisco. Dal vivo, particolarmente in un posto bello come il Club De Ville, mi piacciono moltissimo. Noise-post-wave-stica-meco - tirati, compatti, con un gran bassista e un batterista super ignorante. Vorrei rimanere a rivedere i Calla ma fra poco suonano i Linea77 e mi rifiondo da Spiro's.
-Roba legale comprata:
The Jai-Alai Savant - Thunderstatement EP
Pharoah Sanders - Elevation
The Soundtrack Of Our Lives - Welcome To The infant Freebase
Pharoah Sanders - Jewels Of Thought
Techno Animal - Radio Hades
Gastr Del Sol - Camofleur
Pan Sonic - Alltopiiri
Archi Shepp - The Cry Of My People
Albert Ayler - Love Cry
Isotope 217 - The Unstable Molecule
No Means No - Sex Mad / You Kill Me
Oxbow - An Evil Heat
No Means No - 0+2 = 1
Fela Kuti - In Concert DVD
Fra un po' dell'altro.
3 Comments:
Jai-Alai Savant...ma chi cazzo è questo...ho provato a scaricare qualcosa ma niente...ora provo con il fido google
caro inguine, sei sollevato dall'incarico per quanto riguarda i famosi dischi da negri commissionatiTi tempo addietro. Di mezzo ci sono stati i francescani metallari e per te pure il far west, capisco quindi una certa disfunzione cerebrale. non fa niente, me li sono procurati alla mia maniera. gratis, ovviamente. occhio intanto al disco nuovo degli oVo, su Load (aprile). visti ieri sera. il saio è il chiodo del ventunesimo secolo.
Cazzani - tieni raggione. Ma mi saprò sdebitare comunque - non temere. Evviva gli OVO ora e sempre, cazzo!
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