sabato, ottobre 29, 2005

ORA CHE CI PENSO...

... si sta stringendo attorno a noi la morsa della playlist di fine anno, inutilissima, limitatissima e spaccacoglionissima. Come ogni anno mi sembra di ricordarmi solamente i dischi da Luglio in avanti, oppure i dischi usciti da Ottobre a Dicembre dell'anno prima, cosicchè l'eventuale Organo Di Controllo Delle Playlist potrebbe rinfacciarmi puntuale che non sono stato attento e che la mia classifichetta è buona da mettere sulla lavatrice. Ma non è per parlare della cazzata di cui sopra che son qui. Piuttosto perchè mi sono ricordato per la prima volta nella mia vita a colpo sicuro di un album uscito prima di Giugno, che sarebbe poi What We Must dei Jaga Jazzist, che sarebbero poi quelli che han suonato il miglior concerto che ho visto quest'anno (a Torino il 2 Luglio), che sarebbe poi un festival veramente figo. Il disco è soave e meraviglioso e bellissimo e scivola leggero ma tutt'altro che vacuo, anzi emozionante, con tantissimi suoni e tantissimi collori dentro: per lo più pastello, ma dal vivo si accendono e diventano tridimensionali che quasi li chiamerei ologrammi. L'edizione limitata del disco non è consigliata solo per fare i fichi ma soprattutto perchè le 4 versioni demo "spiegano" un po' il disco e si capisce un po' di più com'è stato costruito venendo introdotti a questi work in progress che da soli sarebbero il punto più alto di dieci gruppi meno bravi. Addirittura voglio veramente farla fuori dal vasetto... non riesco a immaginare come un disco del genere potrebbe non piacere a chiunque ami la musica dilatata e strumentale. Ne è un'interpretazione magistrale, con in più tutto un impianto elettronico sotto che fruscia, allarga, stringe, bilancia, colora. C'è proprio tanta fantasia dentro e c'è la capacità di far parlare i suoni, che sono ricercati e scintillanti.

Le foto qui sotto le ho scaricate dal sito dei Jaga Jazzist e sono di Alessandro Vargiu. Se mai dovessi leggere qui, te le ho rubate. Grazie.




2 Comments:

Anonymous Anonimo ha detto la seguente minchiata:

Veramente fantastico What we must... per me già ora disco dell'anno 2005! da avere assolutamente anke gli altri 2 dei Jaga Jazzist e il disco solista di Lars Horntvedt, che può considerarsi la mente dei Jaga...

31.10.05  
Anonymous Anonimo ha detto la seguente minchiata:

gran concerto davvero! il batterista è stato spettacolare! una vera macchina...

31.10.05  

Posta un commento

<< Home



Andatevene:





Powered by Gayna