venerdì, febbraio 24, 2006

VEDIAMO SE TORNO

Di sicuro ora vado al Jail.

martedì, febbraio 21, 2006

VENERDI' 17

Venerdì, come antipasto a un weekend fatto di sedentarietà, lambrusco, SKY e THC, concertiello di Cave In & Pelican all'Estragon. Due gruppi, secondo me, in discesa. Il primo disco dei Pelican era molto bello: un misto di post-rock, metal intelligente e hardcore. Aveva belle salite e belle discese, e una bella grana. Consistente ma non fangosa. Il disco nuovo, dopo un EP con remix di Sua Maestà, fa semplicemente cascare dal sonno. Dal vivo sono stati ottimi - con un gran tiro, un batterista essenziale ma puntuale e una buona presenza scenica, a parte il fatto che l'assortimento di facce che hanno è impossibile. A Torino, apparentemente, è stato ancora meglio. Passando ai Cave In invece non posso che trovarmi deluso. L'entusiasmo iniziale sull'ultimo disco si è spento e in conclusione, ora come ora, non hanno idea di dove andare. Tornare a fare hardcore da tinte metalliche? Il rock accessibile e leggermente spaziale non ha funzionato - ma anche i rimasugli metallici che han suonato Venerdì erano fiacchetti. Dietro la batteria c'era Ben dei Converge, che è un ottimo batterista ma decisamente un po' troppo fabbro per i Cave In. Finisce col pestare troppo e con l'essere poco lineare e un po' troppo "percussivo", cosicchè tutti i pezzi sembrano avere lo stesso ritmo e la stessa struttura, e i ritornelli sembran tutti uguali, pure. Missà che serve un periodo di pausa e ricostruzione fatta bene.

giovedì, febbraio 16, 2006

PIPPE A DICIOTTO MANI

Al posto di discutere di politica o di economia o di ecologia, essendo ex-metallari impenitenti cresciuti però negli anni '90, l'altra sera io e i miei amici abbiamo chiuso la serata con:
LES CLAYPOOL - 5 Gallons Of Diesel















Avete mai visto una Flying V con un pezzo segato via e al suo posto un paio di corna di cervo o almeno apparantemente di qualche-bestia-con-le-corna-che-sembrano-quelle-di-un-cervo infilata nel corpo della chitarra e trasformato in un theremin? Nooo? Non capite un cazzo allora. Mai più senza! Comunque a suonarla è Trey Anastasio, noto bollito dei noti bolliti Phish (che non son mai riuscito a sopportare). Questa e mille altre amenità che riporto sotto rendono il dvd in questione FIGO. Tutto Claypool Primus a parte antologizzato, mischiato, fritto e servito

lunedì, febbraio 13, 2006

FRESSHHH

Nuovi arrivi del weekend:









NASUM - Grind Finale. Anche solamente da tenere in mano una gran roba. Un labour of love pazzesco. Tutto di tutto di tutto quello che i Nasum hanno registrato e non incluso nei quattro album ufficiali. Lati di 7", pezzi da compilation, inediti, out-takes, dalle origini fino quasi alla terribile fine. Centocinquantadue pezzi totali in una confezione da bava con note infinite e dettagliatissime.













ZAO - The Lesser Lights Of Heaven DVD. Uno dei gruppi che per me ha rappresentato il vero hardcore, da sempre. Sono sei ore abbondanti in totale che un giorno troverò il coraggio di guardare. Un po' deluso perchè la qualità dell'audio è tutt'altro che impeccabile. Ma per avere un compendio video a un gruppo che si adora il prezzo del biglietto va benissimo.










AA.VV. - Midwest Funk
AA.VV. - Texas Funk
Non conoscevo l'etichetta Jazzman ma devo dire che queste due compilation (trovate usate a un prezzo ridicolo a Milano) sono ottime musicalmente, curate graficamente ed evidentemente realizzate con competenza, passione e un sacco di tempo speso. C'è di mezzo Malcolm Catto, che in pieno stile Stones Throw ha preso baracca, burattini e un compagno di viaggio, è salito su un furgone e ha girato il midwest o il texas a cercare perle funk... ci è riuscito.

sabato, febbraio 11, 2006

MERDA!


FantomasMelvinsBigBand





Apr. 26, 2006 Milan, Italy Rolling Stone
Apr. 27, 2006 Rome, Italy Tba

Esempio

venerdì, febbraio 10, 2006

A VOLTE E' BELLO CHE RITORNINO

Le persone che mi conoscono sanno che ho un'Ossessione. Viene dalla Norvegia, aveva tre teste, ora ne ha due più una in prestito. Incide dischi. Non molti recentemente, ma per un decennio abbondante pubblicava una ventina di canzoni all'anno, quando non di più. E suonava centinaia di concerti, dei quali molti, anzi moltissimi, avevano me come spettatore. In Italia, Svizzera, Olanda, Germania, ovvero i posti dove vale la pena di vederli suonare di più, perchè hanno un pubblico più caldo e fedele.

La fedeltà è sempre stata alla base di tutto, per l'Ossessione. Per me, per gli altri che sono stati con me, per altri ancora che si incontravano una volta all'anno in un posto spesso freddo e inospitale, almeno fino a quando non salivano sul palco. Da quel momento per due ore e mezza o anche tre era tutto splendido. Poi si pensava a dove dormire e a come arrivare al prossimo concerto. In molti mi hanno dato del pazzo (dalla mamma in giù) e molti altri ancora continuano a farlo ogniqualvolta queste storie passate tornano fuori. Tuti quei soldi, tutte quelle energie. E' la solita vecchia storia della dedizione al rock'n'roll, mica l'ho inventata io, nè potrei incarnarla da capo a piedi 24x7 (troppo pigro e non mi piacciono gli uppers). I Deadheads davano ovviamente la birra a tutti noi fanatici, ma loro aveva
no il culo di stare principalmente in California piuttosto che a Darmstadt.

Beh insomma. L'Ossessione ha perso il batterista, che se n'è andato per altri progetti. Era certamente il più simpatico, il più mediterraneo e il meno norvegese. Per questo e per come suonava certamente mi mancherà. Ma la notizia è un'altra, anzi sono altre due. La prima è oggettiva. C'è un disco nuovo, doppio, e che si chiama Black Hole/Black Canvas. Esce al solito per la Stickman di Amburgo, casa-etichetta-famiglia. Il 24 Marzo prossimo è il giorno fissato. Non vale far finta che non sia io il loro "discografico" in Italia. Lo sono eccome, fierissimo e leggermente sovrappeso. Insomma meglio non gli poteva andare no? Ma nemmeno questo è importante.

La cosa importante è la seconda notizia, più soggettiva. l'Ossessione ha mollato tutte le lungaggini West Coast e 60's per tornare a fare un disco puramente e voluminosamente rock. Rock ad alto volume, suonato piuttosto bene perchè ci san fare e zeppo di melodie e riffoni. Praticamente la sintesi fra un capolavoro (Timothy's Monster) e l'altro (Trust Us) della loro carriera, ma sarebbe meglio dire esistenza. E io mi sono emozionato, e ci ho risentito quel che ci sentivo nel 1996, e 1997, e 1998, e ancora per tre anni dopo almeno. Quello che, inutile girarci intorno, si era un po' perso con le ultime cose, in particolar modo l'ultimo album It's A Love Cult.

In ogni caso, per riassumere:
Il disco nuovo dei Motorpsycho si chiama Black Hole / Black Canvas. Sarà nei negozi italiani Venerdì 24 Marzo. E' doppio e ci sono diciassette canzoni. Ci sarà anche un'edizione limitata molto figa. E suoneranno in Italia persto. 10 Maggio Milano, 11 Rimini, 12 Roncade (TV). Vi basti. Ah no, questa è la copertina:

mercoledì, febbraio 08, 2006

LA FIAMMA OLIMPICA LA SPEGNIAMO INFILANDOCELA SU PER IL CULO

E scusate la finezza.
Benissimo!



Andatevene:





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