mercoledì, agosto 31, 2005

CAN I... ?

Secondo me i Misfits originali (i.e. prima di trasformarsi in fascistoni imbesuiti) erano veramente fighissimi. Ma forse i punk più fighi di tutti quanti gli altri - l'invenzione delle crestone mosce è genio puro, un vero ce ne frega un cazzo. Eppure non è che me li sia mai cagati più di tanto: non mi sono mai occupato di studiare la loro discografia e di procurarmela in maniera ragionata. Un pezzo qui, uno lì, poi di colpo quattro dischi tutti insieme: Static Age, Evilive, Earth A.D. / Die, Die My Darling e Legacy Of Brutality. Anche ora che li ho in mano, in versione ristampata dalla Virgin con zero note nel booklet, non ci capisco molto: ma li ho ascoltati e ho capito che una raccolta ben fatta sarebbe esattamente quel che fa per me in tema di Misfits. Teenagers From Mars, 20 Eyes dal vivo, Angelfuck, She, Astrozombies e un bel po' di altre per trentacinque minuti totali. Intendiamoci però: Glenn Danzig rimane un personaggio imbarazzante. Certo che però il cofanetto a forma di bara è super-lusso, no? Beh comunque evviva i Misfits - a piccole dosi.

lunedì, agosto 29, 2005

LADIES AND GENTLEMEN...

BUZZOV*EN - Welcome To Violence (Alternative Tentacles 2005)
I Buzzov*en erano considerati, con tutta probabilità a ragione, un gruppo "pericoloso", instabile, reso tale da gravi problemi di droga, alcool e quanto ci sta in mezzo. Questo CD sull'Alternative Tentacles di Jello Biafra ripropone tredici/dodici/undici anni dopo l'EP
Wound / L'ellepì To A Frown / l'altro EP Unwilling To Explain. Un'ora e venti di orrenda crudezza noise, di spasmi nervosi e di strasichii elettrici devastati, che escono da amplificatori bucati, martoriati e costantemente sul punto di collassare - come il gruppo che li sta usando. C'è quel qualcosa secco e asciutto che è la cifra stilistica del rumore negli anni '90 affiancato al barcollare sudista degli Eyehategod e alla fisicità dei Black Flag. L'altra sera mi ero distratto mentre leggevo con Welcome To Violence che suonava e quando è arrivata Frayed ho avuto un sobbalzo, mi sono alzato e ho spento, perchè era troppo. Non ne potevo più e mi stava rovinando lettura e serata.

domenica, agosto 28, 2005

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sabato, agosto 27, 2005

IMPRONUNCIABILE

DIRTY THREE - Ufkuko EP (Bella Union)
Ufkuko è il mio disco preferito dei Dirty Three, e in particolare la prima To Aster! è la mia canzone preferita dei Dirty Three: è disperata e distorta, con il violino che slitta e piange fiero sopra le spazzolate violente della batteria, e quel titolo che sembra un brindisi a una stella, e magari lo è, e forse invece no. E' una canzone dolcissima ma brutale, e a me dà i brividi ogni volta che l'ascolto. Mi piace anche che la durata dei brani aumenti progressivamente, mi piace come Cast Adrift si ferma a guardarsi intorno, mi piace come Ufkuko sembri spegnersi lentamente su Wish I Could. E' insomma bello come tutti gli altri loro dischi, ma in più ha To Aster!, mica pizza e fichi.

mercoledì, agosto 24, 2005

CINISMO E SOCIOPATIA

CRIPPLE BASTARDS - Misantropo A Senso Unico (E.U. '91)
Ho una reputazione da difendere quindi dopo tutti 'sti dischi da invertebrato con dei sentimenti gentili è il caso di tornare a fare il duro. Una bella mezz'ora di odio puro da uno dei più feroci misantropi della musica: velocità al massimo, distorsione anche peggio, break hardcore e grindcore come se piovesse e una voce che è un pugno (col tirapugni sulle nocche) che ci ricorda che Non Servire A Niente E' La Tua Sorte, che Dio E' Solo Merda, e che Il Sentimento Non E' Amore. E' ben facile farsi quattro risate sui Cripple Bastards e non fare nemmeno finta che questa sia musica, e tanto vale lasciar stare se non si è al 100% disposti a farsi investire. Non è per tutti, non è nemmeno per molti e non vuole manco esserlo. Prendere o lasciare.
www.cripple-bastards.com

FIGHT DA POWA

AA.VV. New Thing! (Soul Jazz)
Makes me feel like a nigga. Ma uno di quelli incazzatissimi eppure romantici - che prenderebbero per bene a pedate il proprio capo (ad avercelo) e dopo uscirebbero con la tipa più sexy del pianeta. Ovviamente questo succedeva taaaaanti anni fa, adesso i niggaz sono perfettamente integrati e tutti vogliono loro un sacco di bene. Ci sono dentro Sun Ra (conciso sotto i 3 minuti), Alice Coltrane che fa A Love Supreme, c'è anche Money Blues di Archie Shepp che è un delirio infinito di voci che si rincorrono e che mi fa impazzire. C'è il
cosmico, c'è il funk, c'è il blues - davvero sono due cd pieni di voglia di essere liberi, socialmente e musicalmente. Sono due ore abbondanti di musica che si sta trasformando dal proprio interno per finire col trasformare invece ciò che la circonda. Ma nel frattempo scorre come velluto sulla pelle e morde con rabbia sensuale. Ho le gambe che mi fanno giacomo-giacomo.

mercoledì, agosto 17, 2005

A MAN IS NOT A MAN...

JUNIOR BOYS - Last Exit (2004)
La gente sa che sono un duro e che non mi commuovo mai per niente e per nessuno, quindi non ci prova nemmeno a rifilarmi questi dischi. Ho ucciso per meno. E invece Last Exit, infilatomi nelle orecchie dagli amichetti delle vacanze, mi piace da morire, anche se all'inizio i Junior Boys mi parevano dei Plaid particolarmentre in vena di rompere la palle. Poi, ascolta e riascolta, saltano fuori le canzoncielle, delicate, un po' dolorose, un po' lamentose. E soprattutto costruite e montate come dei pezzi rock - con i ritornelli, le strofette abbozzate, i break, i cambi di tempo: così le puoi tenere a mente e ricordarti come sono fatte e sentirle più familiari. Ora aspetto che mi arrivi il cd vero e proprio così posso sentire anche il remix di Fennesz che tanto mi raccomandano. Nel frattempo un po' di Slayer mi faranno sentire di nuovo uomo.



Andatevene:





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