giovedì, marzo 30, 2006

POI ANCORA

-Municipal Waste
Alla Room 710. Quando entriamo c'è già un gran bell'odore di umanità sudata e birra. La stanza del bar è deserta e dall'altra parte del bancone circolare si vedono volare i corpi. Si passa il corridoio stretto, si sbatte contro Matt Jacobson (la Relapse è sua) e ci si trova davanti il delirio. Thrash/metal/hardcore come se fosse il 1985. Tutto velocissimo e incasinato. Tutti puzzano, tutti si ammazzano. C'è una tavola da surf di quelle di poliuretano (insomma un po' più morbide) a disposizione di stagedivers e crowdsurfers. C'è un enorme imbuto dentro il quale la gente versa la birra e il gruppo la beve attraverso un tubo. C'è il miglior batterista metal/hardcore del mondo, Dave Witte. Ma soprattutto c'è una puzza spettacolare.

-Gli studi di tatuatori
Tantissimi, alcuni davvero molto belli. Sulla Sesta Strada di cinquanta metri in cinquanta metri si sente il rumorino ZZZzZzzZzZzZzZzzZzZZzzzZzz della macchinetta... alla fine a uno gli viene la fregola. Fatto sta che fra tutti ci abbiam passato praticamente le ultime 48 ore della permanenza. Tutti con grande soddisfazione.

-Il Red Bull Bar
Accesso illimitato all'open bar. Paraculi. Finita male ripetutamente. O meglio, finita benissimo. Molte sfide a biliardo, molte chiacchiere sul nulla, molti ciddì che mi han cacciato in tasca. Molti long drinks. Moltissimi. Più che altro questo chiudeva alle 4 e tutto il resto alle 2, garantendo così un'appendice alcoolicamente violenta e totalmente gratuita. E no, non c'era solo vodka e red bull.

-La parata di San Patrizio
Noi non si ha un cazzo di verde da indossare, un po' ci guardan male ma poi son tutti ubriachi. C'è un predicatore per strada che parla di Gesù e di quanto è bravo e bello Gesù e di quanto gli sta simpatico Gesù. Un tizio gli va davanti e gli scuote le chiappe in faccia, calatosi i pantaloni. Alle tre del pomeriggio sono tutti sfasciati. Tutti. Sfasciati.

Poi ne arriva ancora. Procedo a scatti in questi giorni.

domenica, marzo 26, 2006

CHE CAZZO CI VAI A FARE IN UN POSTO SE POI NON MI RACCONTI NIENTE?

Mo' hanno già tutti detto in lungo e in largo del South By Southwest. Al solito sono il più lento - e chissenefotte. Settimana intensa al rientro, poi veloce parentesi romana per i Robocop Kraus, che non saranno neanche nessuno ma fanno un concerto super-scuoti-chiappe, particolarmente dopo sei o sette MacFarland. Insomma non mi sono ancora seduto davanti a un computer con un po' di tempo per le mani. Nel frattempo ho raccontato quel che ho visto, sentito, percepito, immaginato, perso più volte a più amici - e quindi vado con un po' di sedimenti imperituri della mia mente dal SXSW 2006. L'ordine, va da sè, è più che sparso. Un po' sono concerti, qualche incontro, un po' di sensazioni. Tutto sparso. Più sparso non si può.

-Gli Helmet. L'anno scorso li ho visti per la prima volta (e dopo essermi magnato il fegato per un decennio) a Trezzo D'Adda. Prima parte del concerto con la tremenda roba dell'ultimo disco. Sezione riitmica degli Anthrax. Page Hamilton in forma ma invecchiato. Chris Taynor degli Orange 9MM alla chitarra. Questa sera non si sa cosa aspettarsi, ma, anche in virtù degli interminabili e meravigliosi discorsi sui "nostri" anni '90 fatti nei giorni precedenti con i miei compagni di viaggio ci si butta a capofitto e si lasciano gli Arctic Monkeys dove sono (dopo averli incrociati all'Emo's per gli Oxbow - hanno buon gusto non c'è che dire). Insomma: come si dice in francese a Page Hamilton "gli ride anche il culo". Dopo le fandonie da star del cazzo dei Dir En Grey che li hanno preceduti, sale sul palco da solo, sistema testata, amplificatore e chitarra e arrivano gli altri. Chris Taynor ha in mano un basso, l'altra chitarra arriva dagli Youth Of Today...! Il batterista pare sia nuovo e saltato fuori dal nulla, e che il concerto di oggi sia il secondo con questa formazione: inutile dire che è perfetto. Suonano solo pezzi fino a Betty a parte uno di Size Matters: si comincia con Unsung e si chiude con In The Meantime. In mezzo un'energia pazzesca, una tecnica superlativa e il suono di New York, quello che si poteva solo sognare qualcuno replicasse con tale veemenza. Concerto spettacolare, quasi da lacrime. La serata si chiude, come dei veri fan di 13 anni, a parlare con Page Hamilton e Chris Taynor. Il primo riconosce Paolo e gli dice che il conc erto che organizzò a Torino nel 1997 fu, a tutti gli effetti, l'ultimo degli Helmet originali. Corro a prendere i sali.

-Mogwai
Dobbiamo ancora famigliarizzare con il sistema d'ingresso nei vari posti. Io ho un pass ma TeoFonico ed Emi un semplice braccialetto, il che significa che si devono fare una coda fottuta. E' ancora presto, ci son di mezzo i Belle & Sebastian e non ce la sentiamo di metterci in fila subito. Decido di tornare, eventualmente, all'ora esatta di inizio, dopo un giro. Troviamo la terrazza di un parcheggio di fronte a Stubb's da cui si sente perfettamente ma non si vede nulla. Rinunciamo, scendiamo di nuovo e ci infiliamo nella Room 710 per i Jai-Alai Savant (dopo). E' quasi l'una quando lascio tutti e torno da Stubb's - c'è fila, m'invento due cazzate e mi fanno passare. Appena entro i Mogwai cominciano con Fear Satan. Ondeggio e smetto un'ora dopo, faccia ebete, espressione sognante, un paio di occhiatacce ai maleducati presenti, qualche birretta. Sarà stato anche il primo concerto che volessi assolutamente vedere al quale effettivamente assisto, ma è stato magico.

-Jai-Alai Savant
Io li ho sentiti nominare ma non riesco a ricordarmi nè dove nè perchè. Emi ci vuole andare assolutamente e lo seguiamo volentieri, dopo il temporaneo rimbalzo allo showcase Matador. Il gruppo è geniale. Tipo i Mars Volta, ma in quattro minuti e con un bassone dub che fa spavento. Una voce nera meravigliosa e un suono di chitarra talmente di merda che è spettacolare - ci vuole del coraggio.

-Josè Gonzalez
Delirio per entrare, pieno di cafoni che strillano - e se lo dico io, STRILLANO. Vedo quattro pezzi perchè poi non sopporto più l'umanità accanto a me, ma sono bellissimi, e non si merita di essere chiamato "il nuovo king of convenience". Povero cristo che v'ha fatto?

-Film School
Il disco è ok ma non ci impazzisco. Dal vivo, particolarmente in un posto bello come il Club De Ville, mi piacciono moltissimo. Noise-post-wave-stica-meco - tirati, compatti, con un gran bassista e un batterista super ignorante. Vorrei rimanere a rivedere i Calla ma fra poco suonano i Linea77 e mi rifiondo da Spiro's.

-Roba legale comprata:
The Jai-Alai Savant - Thunderstatement EP
Pharoah Sanders - Elevation
The Soundtrack Of Our Lives - Welcome To The infant Freebase
Pharoah Sanders - Jewels Of Thought
Techno Animal - Radio Hades
Gastr Del Sol - Camofleur
Pan Sonic - Alltopiiri
Archi Shepp - The Cry Of My People
Albert Ayler - Love Cry
Isotope 217 - The Unstable Molecule
No Means No - Sex Mad / You Kill Me
Oxbow - An Evil Heat
No Means No - 0+2 = 1
Fela Kuti - In Concert DVD

Fra un po' dell'altro.

mercoledì, marzo 22, 2006

IN THE MEANTIME

martedì, marzo 21, 2006

GESU'

Quel che resta di me è tornato dal SXSW. Non ho ripercussioni jetlaghistiche, al solito il mio corpo sembra un soprammobile. Dove lo metti sta. Del fegato ne parliamo poi magari. Io non so' tecnologgico e di mettermi a fare report in tempo reale non ho avuto la minima intenzione nemmeno per 20 secondi, anche perchè dovevo tenere la birra con l'altra mano e sarei stato quindi veloce la metà e di conseguenza non sarebbe stato veramente in tempo reale. Perchè dare un servizio scadente quando puoi tranquillamente non darne neanche uno? E non avere un cellulare? E controllare solo saltuariamente gmail per vedere se c'è per caso qualche catastrofe veramente pesante che potrebbe distrarmi dalla mia attività del momento (bere birra se non s'era capito)? Ora ci penso e poi vi racconto tutte le zozzerie. Di foto non ne ho fatte perchè ne facevano a tonnellate loro e quindi, di nuovo, perchè agitarmi?

domenica, marzo 12, 2006

PARTO.

Preparato un cazzo - comprerò quel che mi serve in loco dato che non ho voglia di mettermi ad armeggiare con boxer, contar magliette, controllare calzini e via dicendo. Lo stretto indispensabile nel bagaglio a mano e per il resto ci guardiamo poi. I vari cavi per ricaricare le varie cose (anche se missà che il cellulare non ha abbastanza band per svolgere le proprie funzioni telecomunicative. Un'altra cosa che scoprirò solo vivendo. Dovessi crepare non la scoprirei, ma non mi servirebbe più un cellulare) li ho. Passaporco. Biglietti. Musica. Libri. Ciao.

venerdì, marzo 10, 2006

RARAMENTE

Mi sono rotto le palle a un "concerto" come ieri ai Coldcut. Stiamo ancora qui con i soliti giochetti audiovideo e la musica è la stessa di dodici anni fa... peccato perchè il disco è molto bello. A un certo punto mi sono chiesto che differenza ci sia fra vedere, ora, i Coldcut o gli Scorpions. Non mi sono dato risposta.

martedì, marzo 07, 2006

SUNN TURNA'

Non è che son tornato adesso dal concerto dei Sunn 0))). Però non è neanche che mi son ripreso molto tempo fa. Diciamo che la doppietta Legnano/Ravenna mi ha provato, e soprattutto mi ha fatto passare ogni tipo di voglia di vedere un concerto normale. Anche qualcosa che sia "solamente un concerto" al momento non m'invoglia. La stessa serata dei Calla (gruppo e persone che adoro) al Transilvania mi ha soddisfatto solo a metà: ok i pezzi normali, veramente appassionanti solo quelli psichedelici e slabbrati suonati verso la fine.
Weekend fuori, precisamente a Sarzana (SP), con ascolti molto variegati, che vado a elencare in maniera quanto più completa possibile.
Nasum, Canned Heat, Mina, Supersuckers, Spinal Tap, Pino Daniele, Alice In Chains, Blood Party (gruppo australiano che nessuno conosce, forse nemmeno chi ci suona), Neil Young, Creedence Clearwater Revival, Motorhead, Get Up Kids, TV On The Radio e ancora molte molte altre cose, ma queste mi son rimaste in mente, le altre no.
Per il resto, settimana pesantissima ma andata alla grande con TV On The Radio e Be Your Own Pet a Milano in promozione (e anche concerto i secondi) e una volata che porta il mio culo, Lunedì prossimo, a salire su qualche aereo e farsi sparare al South By Southwest. In vacanza. Oh si. V-a-c-a-n-z-a. La casa è troppo vuota e starci troppo tempo ha un effetto ansiogeno mai sperimentato prima dal sottoscritto. Meglio levarsi un po' di culo e cambiare aria.
Ah - oggi, dopo tre anni d'attesa, è arrivato questo:



Andatevene:





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